Confessioni sessuali di un gigolò: la mia avventura con Paola

Confessioni sessuali di un Gigolò, leggi l’articolo per scoprirle.
Era imbarazzatissima quando mi sono seduto di fianco a lei in quel locale di Trastevere. Voce tremolante e sguardo basso rendevano ancora più dolce quel viso e quegli occhi verdi. Non pensava che avrebbe realmente incontrato il suo gigolò.
Paola, 45 anni, ben portati, elegante ma con tanta voglia di rompere le regole e tornare bambina per un giorno. Stanca, afflitta da una vita di coppia oramai ridotta ad ignorarsi, complice anche un tradimento di lui, da lei scoperto ma in silenzio accettato… per il quieto vivere. Un dolore che però la stava logorando nel profondo.
Ma un bel giorno questo dolore l’ha spinta a fare qualcosa per se stessa, ad uscire da quel torpore, a guardarsi allo specchio e dire “Paola fa qualcosa per te! E’ ora di vivere e non di sopravvivere”. Aprì quella pagina, alzò il telefono e… due giorni dopo era li, a sorseggiare un prosecco insieme al suo gigolò.
Confessioni sessuali
Ogni appuntamento è unico, a volte si vive per il puro gusto di trasgredire, a volte serve un volto amico con il quale sfogarsi. Paola aveva bisogno di parlare, aveva bisogno di non sentirsi sbagliata e di tirare fuori tutto quello che aveva dentro con qualcuno di cui non temesse alcun giudizio.
Mentre sorseggiavamo il nostro aperitivo fu lei a rompere il ghiaccio con le sue confessioni sessuali. Il dolore del tradimento l’aveva portata a sentirsi meno attraente, sostituita da una rivale forse più giovane, forse più coinvolgente a letto. Un timore che la faceva sentire brutta e incapace, e non più desiderabile.
Poi dopo aver letto un articolo sul mondo dei gigolò e degli escort per donne, decise di uscire dal guscio, ed eccola qui, pronta a mettersi a nudo e tendere la mano verso una possibile rinascita.

Una cupa realtà
Paola si era spenta sessualmente, era sempre di cattivo umore. Il suo uomo non la guardava più e non la toccava più. Ad un certo punto aveva anche sperato che lui avesse l’amante, pur di avere una scusa per giustificare la mancanza di desiderio. Quando non ti senti più desiderata, la tua autostima crolla inevitabilmente. Era una persona piena di energia, sempre solare e propositiva, e man mano si era spenta. Era quella che alle 4 di pomeriggio dice: Andiamo in Val d’Aosta!!! Carica le figlie, amici e famiglia e parte. Adesso è solitaria, malinconia, evita anche gli amici. Non vive più… semplicemente si sveglia la mattina per poi addormentarsi la sera e ricominciare in un eterno ciclo.
Ma adesso basta, Paola non era più disposta a tutto questo. Mentre mi raccontava la sua vita le lacrime le rigavano il viso. Addirittura si sentiva “sporca” ad avermi chiamato. Come se fosse la conferma di un suo fallimento.
La strinsi forte e le dissi che non aveva alcuna colpa, nessun errore, e assolutamente non era una fallita. Anzi forse questo era il vero momento in cui aveva alzato la testa oltre la superficie e aveva cominciato a vivere e perseguire la propria felicità. Finalmente aveva fatto un gesto di rispetto per se stessa.
La vita è un complesso caleidoscopio di scelte, sensazioni, giudizi, morali, trasgressioni. Non si può vivere con i paraocchi camminando su sentieri già battuti da altri. Bisogna vivere la propria esistenza nel rispetto di se stessi, e più che ragionare sul concetto di “giusto e sbagliato” bisognerebbe ragionare sul concetto di “azione e conseguenza”.
A volte le scelte che ci sembrano più assurde, sono proprio quelle che poi mantengono unita la nostra coppia e garantiscono la nostra felicità. E’ una questione di istinto, e in questo caso Paola aveva avuto il coraggio di seguirlo.
Confessioni sessuali di un Gigolò:una nuova scintilla
Dopo una piacevole passeggiata per le vie di Roma l’umore di Paola era notevolmente cambiato. La malinconia aveva lasciato il posto ad una piacevole curiosità. Mi faceva molte domande sul mio mondo e sulle mie esperienze. Cosa provato, cosa pensavo, se avevo sentimenti. Certo che li ho! Ogni appuntamento emoziona anche me, è questo quello che mi piace di questa vita, che posso realmente essere partecipe e non ho la necessità di indossare nessuna maschera anche se sono un gigolò.
Proposi a Paola di vivere un massaggio tantra. Lei aveva paura, soprattutto di sentirsi rifiutata e di non essere all’altezza. La tranquillizzai: le dissi che non doveva dimostrarmi niente, doveva solo lasciarsi andare e ricominciare a “sentire” per se stessa. Sentire le sue emozioni, sentire il suo piacere. Una volta tanto doveva essere egoista.
L’idea le piaceva molto, l’idea di essere egoista la stava aiutando a non sentirsi costantemente in difetto. Avevamo trovato una chiave per ripartire, una nuova scintilla per accendere il suo cuore.
Un dolce momento
Il massaggio fu dolcissimo e delicatissimo. Mi concentrai nei primi trenta minuti nel dare totale relax, rilassare la sua mente e i suoi muscoli affinchè potesse abbattere tutte le sue difese mentali e le sue piccole insicurezze.
Candele, musica e profumi contribuivano a creare un’atmosfera unica. Paola si godeva un dolcissimo massaggio, che tocco dopo tocco lavava via il passato, le paure, il dolore. Per lei non ero più un escort per donne o un gigolò, per lei adesso ero un amico che la aiutava a voltare pagina.
Quando toccai le sue parti intime lei era pronta, senza paura, senza vergogna. Pronta ad accogliere di nuovo il suo piacere, la sua femminilità. Pronta a godere per se stessa e non per altri, per vivere e non sopravviere.
Questo non è un racconto di sesso, di orgasmi, di trasgressione. Questo è un breve momento della vita di Paola, breve ma importante. Un momento nel quale ha smesso di vivere per gli altri e nel dolore del passato, e ha finalmente cominciato a vivere di nuovo per essere felice.
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